lunedì 24 novembre 2008

La multimedialità in classe.


Nell’insegnamento di una lingua straniera, l’insegnante cerca di sviluppare le quattro abilità primarie sull’asse orale e scritto : ascoltare, parlare, leggere e scrivere. Abilità che poi si integrano tra loro come nel caso di un dialogo in cui vi è un’interazione tra ascolto e produzione o il saper prendere appunti. Il “ voyage” da me proposto vuole sviluppare e potenziare queste abilità, attraverso la scoperta dei Paesi Francofoni. Infatti, le lezioni hanno un approccio comunicativo in cui gli allievi sono stimolati a parlare ed interagire tra loro tramite piccoli dibattiti su argomenti di attualità vicini alla loro realtà ed il “co-operative learning”. L’utilizzo di strumenti multimediali quali la lavagna luminosa, il lettore Cd ed il videoproiettore risultano particolarmente utili nell’insegnamento ed apprendimento di una lingua straniera, poiché stimolano i sensi : auditivo e visivo.
L’ascolto di canzoni o registrazioni pone l’allievo a contatto con i suoni di quella lingua, mentre la visione di immagini stimola l’immaginazione, la fantasia e la creatività. L’abbinamento, poi, di suoni-immagini facilita la comprensione di un testo anche senza conoscere il significato di una singola parola in modo induttivo e, quindi, favorisce la comprensione globale. Inoltre, la visione di filmati o l’ascolto di canzoni è accattivante per gli allievi che si sentono trasportati un una lezione diversa dalle solite. Ma anche l’utilizzo del computer e dei programmi presenti in office, coinvolge l’allievo e stimola la sua creatività. Infatti, sono un esempio le realizzazioni di presentazioni in PowerPoint che generalmente attirano gli allievi, potendo utilizzare suoni, immagini e personalizzare il loro lavoro. L’utilizzo, poi, del registratore e della videocamera entusiasma. In una terza media ho provato a realizzare con gli allievi una semplice trasmissione radiofonica e sia l’idea che la realizzazione li ha coinvolti, anche i peggiori hanno partecipato senza disturbare!.
Io stessa, da allieva, ricordo che la mia professoressa del Liceo ci aveva proposto di studiare l’Othello, scegliendo delle parti che poi avremmo recitato, registrandoci con la telecamera, in tal modo lo studio dell’opera di Shakespeare mi è rimasta molto più impressa ed ho cercato di capire meglio i personaggi e le azioni, rispetto ad una semplice lettura in classe. Inoltre, mi sono divertita ed anche dal punto di vista linguistico, ascoltavamo e riascoltavamo le battute in lingua originale per poi ripeterle quasi alla perfezione. Per questo motivo, avendo provato, io in prima persona, lo stimolo che certi strumenti possono offrire, mi piace coinvolgere gli allievi nella realizzazione di certi lavori che poi resteranno loro spero anche nel cuore.

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